Matteo Cazzulani  
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POLONIA AL VOTO IN GIUGNO NONOSTANTE IL COVID


Superata l'impasse sulla data, il governo resta sull'orlo della crisi



Matteo Cazzulani


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Le elezioni presidenziali polacche avranno luogo il 28 Giugno, con possibile ballottaggio il 12 Luglio. Questa è stata la decisione del presidente (maresciallo) del parlamento, Elzbieta Witek, che pone così fine ad una diatriba politica sulla data del voto che ha portato la Polonia sull'orlo di una crisi di governo.

Il principale partito della coalizione di maggioranza, Diritto e Giustizia (PiS) -cui programma politico è in linea con i principi della destra sociale- era infatti favorevole a forzare il voto il 10 maggio scorso, mentre Intesa, membro minore della compagine governativa (ugualmente ispirato da principi riconducibili alla destra sociale), assieme alle opposizioni, si è schierato contro il voto a Maggio per motivazioni di carattere sanitario, considerata l'emergenza Coronavirus.

Tale situazione ha aperto un'impasse istituzionale durata fino alla decisione della Witek.

Tuttavia, la crisi politica, nella oramai fortemente imprevedibile politica polacca, è tutt'altro che scongiurata, dal momento in cui, poche ore dopo la definizione della nuova data del voto, il presidente uscente Andrzej Duda ha incaricato il Premier Mateusz Morawiecki -entrambi esponenti di Diritto e Giustizia- di calendarizzare un voto di fiducia urgente in parlamento.

Tale mossa, dettata dalla volontà di verificare la tenuta della maggioranza dopo l'impasse istituzionale, sarebbe tesa anche a compattare la coalizione di governo alla vigilia di una nuova campagna elettorale che, stando ai sondaggi, vede Duda non più capace di chiudere la partita al primo turno.

Duda, infatti, pur distanziando gli avversari al primo turno con più di 20 punti percentuali, si troverebbe, al ballottaggio, a dover affrontare un testa a testa di difficile previsione con almeno 3 altri candidati.

In caso di ballottaggio con il Sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, candidato della Coalizione Civica, di centro-destra, Duda vincerebbe con pochissime centinaia di voti di vantaggio (44,50% a 44,30%).

Anche nel caso lo sfidante al ballottaggio fosse l'indipendente Szymon Holownia, giornalista e saggista con un programma riconducibile grossomodo al solco del centro-sinistra, Duda vincerebbe di pochissimo: 43,40% a 43,10%.

Qualora, infine, il candidato che Duda si trovasse a fronteggiare al ballottaggio sarebbe Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, leader del Partito Contadino (PSL), il presidente uscente finirebbe con un pareggio (45,30% a 45,30%) che porterebbe ad un conteggio all'ultimo voto.

La Polonia è l'unico paese a rinnovare la carica di presidente della repubblica mediante voto popolare durante la pandemia del Coronavirus.

A partire dallo scorso 30 Maggio, il governo polacco ha notevolmente ridotto le limitazioni imposte per arginare il contagio, tra cui l'obbligo delle mascherine all'aperto. Ad oggi, la Polonia registra 24826 casi ufficiali di Covid, con 1117 vittime.

Ad oggi, la Polonia registra 24826 casi ufficiali di Covid, con 1117 vittime.

Matteo Cazzulani*, Cracovia Polonia

*Matteo Cazzulani è giornalista e saggista localizzato in Polonia, dove si occupa anche di Acquisizione e Gestione Personale. Per il Portale dei Lombardi nel Mondo (www.lombardinelmondo.org) si occupa regolarmente di storia e cultura


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06 GIUGNO 2020