Elio Franzini  
  casa-della-cultura-milano      
   
 

ADDIO A ENRICO DECLEVA


Simbolo di rigore accademico, un esempio da non dimenticare



Elio Franzini


altri contributi:



  enrico-decleva.jpg




 

 

 

Vi sono sicuramente molti modi per ricordare una persona appena scomparsa e che molto ha rappresentato per la nostra Città e la nostra cultura. Vi sono i dati "oggettivi". E, per Enrico Decleva, mancato a Milano, dove era nato nel 1941, il 19 marzo, questi dati non sono certo pochi. Infatti, ha insegnato all'Università degli Studi di Milano Storia contemporanea, è stato Preside della Facoltà di Lettere Filosofia e in seguito Rettore, dal 2001 al 2012. Dal 2008 al 2011 è stato Presidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane. Anche negli incarichi accademici, in anni complessi e difficili, ha sempre fatto valere la sua formazione di profondo studioso di storia "istituzionale", dalla storia della stampa e dell'editoria a quella dei partiti, del socialismo e delle correnti liberal-democratiche, dalla storia delle università e delle istituzioni culturali alla storia milanese e lombarda dell'800 e del '900 e alla storia dell'integrazione europea. Come Rettore, infatti, ha portato la Statale a fare emergere la sua natura multidisciplinare su piani sempre più internazionali, in sintonia con il progressivo affermarsi di una nuova identità cittadina. Davvero numerosi sono stati i traguardi raggiunti dall'Università di Milano negli anni del suo rettorato. Ma, oltre a quelli pubblici e ufficiali, esistono altri modi per ricordare una persona, più privati e personali, che forse è bene, per pudore, un pudore che Enrico Decleva, con il suo schivo humor e la sua fermezza etica, in questo così profondamente "milanese", avrebbe senza dubbio apprezzato, non fare emergere in pubblico. È tuttavia impossibile non ricordare oggi la sua segreta e nascosta generosità, la sua coerenza di pensiero, il coraggio con cui ha sempre difeso le proprie idee, l'amore "personale" per la sua università, per la quale ha lavorato con instancabile passione e della quale, al momento della morte, stava scrivendo la storia. Ci mancherà Enrico Decleva, simbolo di un rigore accademico che deve essere esempio da non dimenticare.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

20 MARZO 2020