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ELEZIONI POLONIA: CHI VINCE DOMENICA?


Una tornata elettorale davvero imprevedibile



Matteo Cazzulani


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Il ballottaggio delle elezioni presidenziali polacche di Domenica, 12 Luglio, rappresenta il primo caso nella storia della Polonia dal dopoguerra ad oggi di una competizione elettorale quasi impossibile da pronosticare.

A rendere la previsione particolarmente difficile è, in primis, la forte spaccatura dell'elettorato polacco, largamente polarizzato tra i sostenitori del presidente uscente, il conservatore Andrzej Duda, e il sindaco di Varsavia, il moderato Rafal Trzaskowski. I voti decisivi, infatti, non saranno di chi si recherà alle urne per sostenere una delle due candidature, bensì di chi voterà contro uno dei due candidati.

Un secondo motivo per il quale la contesa elettorale è quasi impossibile da pronosticare è legato alle differenti strategie che i candidati sono chiamati ad perseguire per vincere. Se, da un lato, Trzaskowski è costretto a catalizzare un ampio consenso proveniente dagli elettori dei candidati eliminati al primo turno - un arco molto ampio che va dai socialisti ai nazionalisti libertari - dall'altro Duda è chiamato a mobilitare il proprio elettorato, che al primo turno, forse non galvanizzato dopo 5 anni di amministrazione "amica", non ha sostenuto il presidente uscente in maniera compatta.

Il terzo motivo è legato all'incapacità dei sondaggi ufficiali di decretare un vincitore, anche solo in linea di massima. Se metà dei sondaggi vede Duda confermato alla presidenza con un solo punto percentuale, l'altra metà, infatti, dà Trzaskowski come vincitore con il medesimo scarto.

Sulla carta, Duda può contare su un leggero vantaggio legato al compito più semplice al quale sarà chiamato Domenica, in quanto mobilitare il proprio elettorato è sicuramente più fattibile che catalizzare il consenso di un vasto elettorato di orientamento politico opposto ed antitetico.

Inoltre, Duda, che al primo turno ha ottenuto il 45% dei consensi, può contare su circa 13 punti percentuali di vantaggio su Trzaskowski, che al primo turno si è fermato al 30%. Tale margine, infatti, verrebbe considerato rassicurante in elezioni normali.

Elezioni normali, appunto. Un'etichetta che alla tornata elettorale di Domenica non si addice, al punto da aver già visto Trzaskowski incassare l'appartamento del terzo classificato al primo turno, il giornalista indipendente Szymon Holownia, e del candidato della Sinistra, Robert Biedron.

Inoltre, il sindaco di Varsavia è riuscito nell'impresa di riaprire la partita in poche settimane di campagna elettorale. Subentrato in medias res come sostituto della debole Malgorzata Kidawa-Blonska, Trzaskowski ha incrementato il sostegno della precedente candidata di ben 30 punti percentuali, evitando che Duda, come prevedevano i sondaggi, chiudesse la contesa al primo turno.

Matteo Cazzulani*, Cracovia Polonia

 

*Matteo Cazzulani è giornalista e saggista localizzato in Polonia, dove si occupa anche di Acquisizione e Gestione Personale. Per il Portale dei Lombardi nel Mondo (www.lombardinelmondo.org) si occupa regolarmente di storia e cultura

 

 


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10 LUGLIO 2020