Categoria: autobiografia


SCUOLA DI AUTOBIOGRAFIA

Edizione 2020
a cura di
Emanuela Mancino

La scrittura di sè come pratica di attenzione


Si scrive per creare un mondo nel quale valga la pena di vivere.
Ho dovuto crearmi un mondo tutto mio scrivendo, come un clima, un paese,
un'atmosfera, nel quale potessi respirare, regnare e rinascere ogni volta che la vita ha
tentato di distruggermi. Scriviamo di noi per tentare di trascendere la nostra vita, per
imparare a parlare agli altri, per raccontare il nostro viaggio nel labirinto. Se tu non
percepisci la scrittura come un respiro, se tu
non urli senza far rumore scrivendo, se tu non canti mentre scrivi, allora non scrivere, non ne hai affatto bisogno.
Anaïs Nin

Grazie alla parola ci rendiamo liberi, liberi dal momento, dalla circostanza
assediante e istantanea. Ma la parola non ci pone al riparo, nè pertanto ci crea, anzi,
il suo uso eccessivo produce sempre una disgregazione (...)
Si scrive per rifarsi della sconfitta subita ogni qualvolta abbiamo parlato a lungo
. Salvare le parole dalla loro esistenza momentanea, transitoria, e condurle nella
nostra riconciliazione verso ciò che è durevole, è il compito di chi scrive.
Maria Zambrano


Esistono ormai molte proposte di corsi più o meno ispirati alla scrittura -in generale- e all'autobiografia -in particolare-. Questo denota (e risponde ad) un innegabile ed anzi sempre più diffuso bisogno di dirsi e rintraccia inoltre la profonda necessità di imparare a trovare una forma espressiva.
La narrazione è un'arte delicata, capace di rivelare i propri significati senza cadere nella trappola di un'unica o stringente definizione. Anche per questo l'autobiografia è sempre un cominciamento; è un modo per "accompagnare qualcosa di invisibile alla sua incalcolabile destinazione" e permette di scoprire il piacere di abitare il proprio linguaggio, nella "sua fisionomia d'improvviso peculiare, come il luogo più segreto e più sicuro" della propria residenza nel tempo e nei luoghi, come ci dice Michel Foucault. Ma la scrittura di sè può essere anche libertà: grazie alle parole ci allontaniamo da ciò che incombe o salviamo ciò che sparisce, fino a creare, nel testo, un futuro ed un ascolto diversi ed imprevisti.
Il percorso accompagnerà i partecipanti attraverso differenti forme di scrittura autobiografica (dal diario alla confessione, dal monologo-soliloquio al genere epistolare, fino al romanzo) e lungo le rotte delle differenti coloriture emotive del racconto di sè (dalle motivazioni ai sentimenti, dal bisogno di scrivere al piacere di scrivere, attraverso la vergogna, il pudore, la rivincita, la reticenza, la fatica). Si intreccerà la scrittura con la memoria affinchè scrivere riacquisti la propria natura: dar forma ad un progetto, trovando e costruendo nuove alleanze con il tempo e con lo spazio.

A conclusione del percorso, verrà proposto una ulteriore occasione di lavoro autobiografico, attraverso un seminario residenziale che si svolgerà presso il Convento dei Cappuccini di Monterosso, dando seguito alla felice collaborazione tra il Convento come luogo di silenzio, studio e formazione alla bellezza e le iniziative laboratoriali della prof.ssa Mancino. Maggiori dettagli saranno illustrati durante il percorso. (Sul sito della Casa della Cultura sono presenti alcune immagini di uno dei laboratori della passata edizione).
Alla realizzazione del seminario residenziale collaboreranno altre figure professionali che fanno capo al Gruppo di ricerca "Trame Educative".


Iscrizioni entro venerdì 31 gennaio inviando copia del bonifico del contributo di 150 euro
a info@casadellacultura.it - IBAN IT 79 C 03069 09606 1000 0012 4484
Programma
Martedì 4 febbraio 2020 ore 17.30/20
LA VOCE DELLA SCRITTURA
DAL SILENZIO ALLA PRESA DI PAROLA E RITORNO

Giovedì 20 febbraio 2020 ore 17.30/20
FIGURE, MITI E IMMAGINI DI SÈ
Giovedì 12 marzo 2020 ore 17.30/20
"MI SPARPAGLIO IN TONDO" (R. BARTHES)
LA SCRITTURA PER FRAMMENTI E LE CIRCONFERENZE AUTOBIOGRAFICHE

Mercoledì 25 marzo 2020 ore 17.30/20
DIAFANIE E APPARENZE
AFFERRARE I RICORDI TRA OGGETTI, PAROLE E MEMORIE

Giovedì 2 aprile 2020 ore 17.30/20
SPAZIO, LESSICO E COSE INESSENZIALI
MICRORICORDI FAMILIARI E TRAME SCONOSCIUTE

(è previsto un sesto incontro che verrà concordato con i partecipanti)
Durante gli incontri e tra un incontro e l'altro, i corsisti saranno accompagnati attraverso momenti teorici e laboratoriali tesi a dar voce e valore a quei territori peculiari, personali e condivisibili - ora transitori e ora durevoli - della parola, attraverso sollecitazioni di diverse modalità di scrittura.
L'articolazione del corso prevede 6 incontri, tre dei quali vedranno la professoressa Mancino dialogare con voci e modelli di scrittura di sè testimoniati da Barbara Di Donato, Elvis Crotti, Silvia Vergani.
Tutor Monica Gilli.


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